PERMAZIENDA – LA COLTIVAZIONE DELLA GENTILEZZA VERSO LA FIORITURA DI UN CONTESTO TEAL

Organisational theories & models

Un modello organizzativo sano del lavoro e quindi kind in sé stesso e nei confronti di chi ci opera dovrebbe guardare agli individui come esseri umani nella loro completezza invece di limitarsi ad intenderli come mezzi in grado di svolgere una esclusiva funzione. La dedizione nella coltivazione di un contesto positivo è alla radice del modello organizzativo teal ed è al tempo stesso un elemento fondante della permacultura[1], modo di guardare alla natura come un organismo in cui tutto è interconnesso. Così, grazie all’osservazione del sistema naturale è possibile rintracciare pochi punti capaci di generare benessere all’interno di qualsiasi organizzazione.

L’approccio teal, uno sguardo organico sull’organizzazione aziendale …

L’approccio teal intende l’organizzazione come luogo in cui le persone possano esprimere sé stesse favorendo il raggiungimento di un proposito comune. Disegnando un modello di organizzazione aziendale piatta, esso si pone in netta contrapposizione alla tipica struttura gerarchica piramidale che è largamente diffusa. La differenza tra i due modi di guardare all’organizzazione non è solo questione di metodo o di mezzi impiegati per raggiungere un certo fine ma coinvolge la definizione stessa di “valore”. Il modello teal fonda le sue radici nella reale persecuzione di un proposito che, andando oltre la semplice ricerca del profitto, definisce un metro di paragone assoluto. Il valore di una azione si comprende appieno mediante il continuo confronto con il proposito che altro non è se un invito a valutare la totalità dell’impatto previsto prima di procedere nella realizzazione. Una singola scelta ha tanto valore quanto più è ampio lo spettro delle dimensioni colpite dal suo impatto positivo. Perché le persone possano operare in questo contesto non possono venire racchiuse in mansioni strette e vincolanti ma devono essere messe in condizione di impegnare tutte sé stesse nel contribuire allo sviluppo del proposito interagendo con i colleghi e incarnando il proposito stesso come le parti di un solo organismo. L’attenzione verso il benessere dell’individuo e del team ricopre un posto prioritario per l’organizzazione in quanto in essi risiede la fonte da cui ogni valore può scaturire. Il benessere garantisce il mantenimento di un ambiente sereno e propositivo in grado di impattare positivamente non solo sulla vita aziendale ma anche sulla sfera privata degli individui e di conseguenza sulla società.

In modo simile all’approccio teal, osservare il mondo attraverso le lenti della permacultura significa in gran parte, rinunciare al ruolo da protagonista a cui ognuno di noi è tanto legato. L’agricoltore, e più in generale l’essere umano, scende dal palcoscenico traslando verso una posizione di spettatore attivo. In altre parole, l’individuo rinuncia alla sua egoistica centralità accettando di essere una parte di un tutto organico all’interno del quale ogni componente coopera con tutte le altre per il raggiungimento di un obbiettivo superiore. Dal punto di vista della permacultura una determinata funzione dell’ecosistema fa parte di un insieme organico che non può essere definito come la somma delle funzioni che svolge ma rappresenta una manifestazione di qualcosa più globale. Il ruolo dell’agricoltore consiste, quindi, nel favorire la creazione delle condizioni necessarie affinché la natura possa svilupparsi autonomamente dando vita in modo spontaneo a ogni funzione necessaria.

Prendiamo in considerazione un bosco. Diversi osservatori potrebbero dare definizioni dello stesso bosco molto diverse tra loro. Dal punto di vista di uno scoiattolo, il bosco, potrebbe essere definito come la sua casa: luogo dove trovare riparo e nutrimento per sé stesso e per la sua famiglia. Dal punto di vista di una persona, invece, potrebbe essere definito come fonte di materia prima o come un piacevole luogo in cui passeggiare. In entrambi casi è ovvio che la definizione non è appropriata in quanto si limita a descrivere determinate funzioni che il bosco in questione svolge (in modo diretto o indiretto). L’essenza del bosco può essere ridotta ad una particolare funzione? E, se la risposta è no, può essere semplicemente descritta come la somma di tutte le possibili funzioni?

…Dove ogni persona contribuisce non solo in chiave funzionale ma soprattutto essenziale

L’approccio teal guarda all’individuo come ad una figura complessa, composta da necessità e desideri. Un insieme di competenze tecniche, capacità personali, talenti e inadeguatezze che non possono venire divise. La pratica diffusa di incasellare le persone in mansioni lavorative chiare e ben delimitate porta inevitabilmente a concentrare l’attenzione esclusivamente sulle competenze tecniche e su poche soft skills. Perché dovremmo correre i cento metri con le braccia legate dietro la schiena? In un certo senso è vero che l’unica funzione essenziale alla corsa è svolta dalle nostre gambe. Eppure rinunciando all’utilizzo delle braccia che risultato potremmo ottenere? I tempi di percorrenza con o senza arti legati sarebbero molto diversi. In altri termini, è impossibile rendere al cento per cento delle possibilità se siamo obbligati ad utilizzare soltanto una parte del nostro essere uomo. Se siamo racchiusi in una specifica funzione. Permettere all’individuo di scegliere il modo che sente proprio nel contribuire allo sviluppo del proposito significa valorizzare la persona guardandola finalmente come il seme da cui tutto può evolvere.

Torniamo al bosco. Se non sono specifiche funzioni a darne una definizione esaustiva, in cosa potremmo ritrovare il suo cuore pulsante? Nell’essenza. L’essenza rappresenta la parte fondamentale del bosco. Essa è alla radice delle funzioni che un insieme organico può svolgere come luogo in cui esiste ogni evoluzione possibile: rappresenta la scintilla, lo spunto da cui ogni particolare funzione potrebbe nascere e al tempo stesso rimanere inespressa. L’essenza racchiude in sé l’insieme delle infinite evoluzioni possibili che il bosco potrebbe seguire. Essa è il seme da cui ogni possibile scenario potrebbe prendere vita. Ciò significa che tutti gli scenari possibili vivono all’interno dell’essenza come goccioline di pioggia all’interno di una nuvola. Nel momento in cui lo sguardo di un osservatore si posa sul bosco, automaticamente uno scenario tra gli infiniti possibili scenari si manifesta, cristallizzando il bosco in una precisa immagine. Ciò vale a prescindere da chi sia l’osservatore. Osservando il bosco; tanto uno scoiattolo quanto un essere umano fissa una determinata manifestazione del bosco stesso focalizzando l’attenzione sulla funzione che più risulta utile per sé stesso. Sotto lo sguardo dell’osservatore, una forma tra le infinite forme che il bosco potrebbe assumere si concretizza. Una appropriata definizione di bosco potrebbe essere quindi descritta nel modo seguente: un insieme organico di parti che interagendo tra loro in modo autogestito e autosufficiente garantiscono un impatto. In definitiva, definire l’essenza significa comprendere quale sia la fonte in grado di generare tutto il valore possibile.

Seguendo il percorso che conduce all’essenza, l’obbiettivo della permacultura si concretizza attraverso lo sviluppo di un contesto adatto che permetta all’essenza della natura di manifestarsi. Allo stesso modo l’approccio teal si preoccupa di creare le condizioni necessarie utili al raggiungimento di un proposito comune in cui ogni collaboratore possa riconoscersi e all’interno del quale possa evolvere personalmente. L’organizzazione non si limita al potenziamento di una specifica funzione utile a raggiungere uno scopo ma si impegna nel nutrire e preservare la fonte stessa di ogni possibile evoluzione: l’essenza come radice del valore, appunto. In effetti il maggiore sforzo in entrambi i modelli è rivolto alla progettazione del contesto. Il successivo mantenimento richiede attenzione e cura ma non necessita di controllo e direttive. Nessuno si sognerebbe mai di irrigare un bosco eppure il bosco cresce, preserva la sua essenza e grazie a questo sviluppa una infinità di funzioni positivamente impattanti. Allo stesso modo una organizzazione che si impegna a garantire un contesto positivo, in cui ogni individuo può evolvere, può permettersi di lasciare crescere l’attività secondo la strada che naturalmente sceglie di seguire. Una volta sviluppate le condizioni necessarie per la realizzazione di un contesto positivo non è più fondamentale occupare il proprio tempo nel controllare che ogni sforzo segua un preciso percorso. Prendersi cura del contesto significa che tutti possono fidarsi della direzione che improvvisamente si manifesterà davanti ai loro occhi poiché, questa direzione, nasce spontaneamente dal terreno fertile dell’essenza.

…E dove la kindness e’ la linfa che unisce l’individuo, gli altri e il tutto

Kindness. Se l’essenza è il luogo in cui ogni evoluzione possibile esiste e se una specifica funzione non è altro che la manifestazione di uno tra gli scenari possibili, l’aspetto principale di cui è bene prendersi cura è il mantenimento forte e sano del contesto. Prendersi cura del contesto è un’occupazione giornaliera, fatta di piccole e costanti attenzioni. Significa intendere sé stessi come parte di un organismo in cui ogni componente ha davvero a cuore il benessere delle altre. Non significa comandare ma guidare, non significa parlare ma ascoltare. Se la creazione di un contesto positivo è fondamentale per il sano sviluppo dell’organizzazione, allo stesso modo è importante che tutti gli individui si assumano la responsabilità di mantenere il background. Nutrire amorevolmente il lato migliore di tutti noi, ascoltare l’altro e mettersi in gioco in modo propositivo. Questo è tutto ciò che serve. Il team è il seme da cui tutto può avere inizio. Al suo interno sono presenti infiniti futuri possibili così come all’interno del seme di un albero è implicitamente racchiuso un bosco. Il benessere del team e la fiducia nel senso di responsabilità di chi lo forma sono le condizioni necessarie affinché il seme possa germogliare e ramificarsi. L’attività è libera di crescere e svilupparsi sotto la spinta creatrice sprigionata dal team. E ogni nuovo ramo apre nuove e inedite possibilità di crescita. L’albero dell’attività è il posto ideale dove le persone possono evolvere e migliorare continuamente. Ogni individuo partecipa nello sviluppo di un proposito ampio e condiviso nutrendo al tempo stesso la sua personale evoluzione. Osservando un bosco si può notare come tutte le parti che lo compongono siano coinvolte nel mantenimento del bosco stesso. Ogni persona coinvolta nel team, si impegna attivamente affinché il l’albero dell’attività possa continuare a crescere e prosperare contribuendo attivamente al mantenimento del bosco di cui tutti siamo parte.

Grazie alla permacultura è possibile comprendere le intime dinamiche che regolano la natura. Dinamiche nelle quali l’uomo entra nelle nuove vesti di spettatore attivo. Pieno di rispetto e felice di scoprirsi all’improvviso connesso a tutto ciò che lo circonda. Al contempo, la cura amorevole dell’essenza in quanto fonte di inestimabile valore descrive in poche parole le basi stesse dell’approccio teal. Spostare l’attenzione dalle specifiche funzioni al mantenimento del contesto significa aprirsi al mondo e lasciare che l’esterno permei il proprio essere fondendo in un solo nuovo organismo.

Così la fiducia verso l’esperienza della natura e la costante osservazione del modo in cui opera potrebbero dare vita ad un ulteriore stadio dell’evoluzione del modello organizzativo in cui il legame tra tutte le componenti, umane e non, diventi tanto stretto da dare vita ad un nuovo elemento. Un elemento che una volta formato, sarebbe impossibile da scindere in parti più piccole. La permazienda come sistema permanente di progettazione per favorire lo sviluppo di un ecosistema sostenibile.


[1] “La parola permacultura deriva dalla contrazione dei termini “agricoltura” e “cultura permanente”. La permacultura è un sistema di progettazione per realizzare e gestire una società sostenibile”… “In permacultura il ruolo produttivo di piante e animali viene considerato nel suo complesso evitando di trattarli come sistemi capaci di generare un unico tipo di prodotto. È una disciplina che lavora con piuttosto che contro la natura, basata sull’osservazione prolungata e ponderata, piuttosto che sull’azione protratta e irriflessiva“. Introduzione alla permacultura – B. Mollison, R. Mia Slay.

L’AUTORE

Fondatore della neonata società benefit morse srl sb

KINDNESSforBusiness
KINDNESSforBusiness intends to promote and to disseminate knowledge in order to help change makers and leaders to try new practices, new tools but most of all a new mindset to craft surroundings and organizations more human-centered but also more planet-centered and improve their business and impact.
http://www.kindnessforbusiness.org

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